sabato 10 luglio, ore 21:15
NATALINO BALASSO
C’è un grande libro al centro del palco, al suo interno troviamo oltre duecentocinquanta lemmi incolonnati come in un dizionario. È un libro che consulteremo col pubblico, pieno di parole in cerca di definizione. Ma non cercheremo le parole, saranno le parole a trovare noi; il pubblico sarà chiamato a dare qualche indicazione: non indicherà termini ma numeri, i numeri delle pagine e i numeri delle parole disposte in rigoroso disordine alfabetico. A seconda della parola casualmente trovata, Balasso improvviserà monologhi a partire dalla definizione del lemma. Nel mondo contemporaneo le parole diventano “tag”, cioè etichettano le cose come si etichettano le mele: una ad una ma con lo stesso disegno. Il tag è definitivo per definizione, è la modalità tranciante in cui rientra la nostra comprensione della società. Ogni concetto è una scatola chiusa di cui leggiamo solo l’etichetta: il tag. Cosa c’è nella scatola? Perché ci ostiniamo a tenerle chiuse quelle scatole? È qui che Balasso si produrrà nell’arte in cui è ormai specializzato: rompere le scatole.